Seminato vicino al convento un prato adatto agli impollinatori
Le nostre care amiche api avranno un prato fiorito tutto dedicato a loro, a poche decine di metri dalla nostra sede del convento di s. Maria del Cengio. A seminarlo, nei giorni scorsi, due volontari dell’azienda Apiamoci e della Cooperativa Sociale Agricola Il Cengio, che hanno così dato il loro contributo ad un progetto di Legambiente Vicenza in collaborazione con la nostra associazione, chiamato “7000 fiori per te”.
Non che questi fondamentali impollinatori avessero bisogno di noi per “fare il loro lavoro”. Piuttosto siamo noi “umani” che abbiamo bisogno di questi progetti e di questi luoghi per ricordarci quanto le api siano fondamentali nel nostro ecosistema. E questa sarà la funzione principale del prato fiorito appena seminato (augurandoci che anche la pioggia ora faccia il suo dovere….), vale a dire creare consapevolezza, oltre che un ambiente ideale per le api. La semina avvenuta a isola Vicentina è la prima tappa di una sorta di “strada delle api”: l’obiettivo è infatti quello di trasformare il percorso del trekking eco-biblico 2019 organizzato dalla Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Integrale per creare un “corridoio” di aree dedicate alle api tra Vicenza e Isola Vicentina. Oltre al prato vicino al convento, infatti, sono state individuate altre tre aree in comune di Vicenza e altre si spera di attivarne prossimamente.
Come si diceva, il tutto rientra in un progetto, “7000 fiori per te”, che Legambiente Vicenza ha unito ad un’altra iniziativa storica dell’associazione, vale a dire MAP, “Mappare Attivarsi Piantare”, che ha l’obiettivo di promuovere la biodiversità e la valorizzazione degli ambienti naturali nei contesti urbani.
La filosofia che guida quest’azione è che la presenza e la qualità dei luoghi naturali nelle città (e in un territorio comunque a forte urbanizzazione come quello vicentino) è in forte diminuzione, minacciata dall’impatto dell’uomo, che non sempre riesce a vivere in armonia con l’ambiente che lo circonda; “ciò ha penalizzato le specie e gli ecosistemi più vulnerabili, – scrive Legambiente Vicenza nella presentazione del progetto - in particolare gli insetti impollinatori fondamentali per il benessere dell’ecosistema e della biodiversità e divenute “sentinelle” dell’inquinamento urbano vista la loro particolare sensibilità alle alterazioni dell’ambiente. La loro presenza è importante per la società intera – continua Legambiente -: il declino degli impollinatori ha serie ricadute su tutta la filiera agroalimentare, con forti ripercussioni per la sicurezza alimentare e la stabilità economica”.
Da qui, dunque, l’idea di un progetto che, “inserendosi in questo contesto, ha il duplice scopo di diffondere informazioni e consapevolezza fra i cittadini sull’importanza degli impollinatori e della loro salvaguardia e di favorire la partecipazione attraverso una collaborazione con i cittadini”.
Al momento, come si diceva, sono state individuate 4 aree per un totale di 800 metri quadrati, nelle quali verranno piantate un misto di specie perenni selvatiche, annali selvatiche e commerciali, piante autoctone, selezionate perché non necessitano di cure specifiche. Oltre alla zone vicino allo spaccio della Cooperativa Sociale Agricola Il Cengio a Isola Vicentina (e a poche decine di metri dal convento), le altre zone individuate sono a Vicenza nel Parco del Retrone, nel Parco dell’ex colonia Bedin Aldighieri nel Lavandeto della Lobia, in località Maddalene.
La volontà, restrizioni da Covid.19 permettendo, è di coinvolgere la cittadinanza in questa iniziativa che ha anche uno scopo di rigenerazione dei luoghi e che per questo ha ottenuto un piccolo finanziamento dal Centro Servizi Volontariato di Vicenza, nell’ambito dell’iniziativa #tuttamialacittà 2019-2020.