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La catena rotta

Data: 17-02-2023, in Commenti al Vangelo

VII domenica - 19 febbraio - p. Ronchi

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. (...)  Matteo 5,38-48

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Amate i vostri nemici perché violenza produce violenza in una catena infinita, e io scelgo di spezzarla, di non replicare su altri ciò che ho subito. Ed è così che inizio a liberare me stesso.

Vi fu detto: occhio per oc­chio... Ma io vi dico: se uno ti dà uno schiaffo tu porgigli l'altra guancia. Sii disarmato, mostra che non hai nulla da difen­dere. Riallaccia tu la rela­zione, fai tu il primo passo e l'altro capirà.

Il cristianesimo non è una religione di servi che non reagiscono; non è «la mora­le dei deboli che nega la gioia di vivere» (Nietzsche). Ma la religione dei re, degli uomi­ni liberi padro­ni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di di­sinnescare la spirale della vendetta, di inventare rea­zioni nuove attraverso l'amore, che non ripaga con la stessa moneta, scom­bina le regole ma poi rende felici.

Siate perfetti come il Padre (Mt 5,48), siate santi perché io, il Signore, sono santo (Lev19,2). Santità, perfezione, parole che ci paiono lontane, per gente che fa un'altra vi­ta. E invece quale concretezza nella Bibbia! “Non coverai nel cuore odio verso tuo fratello, non gli serberai rancore, lo amerai come te stesso” (Lev 19,17-18). Niente di astratto, ma il quotidiano, santità che profuma di casa, di pane, di gesti.

E di cuore, perché vediamo il Maestro indignarsi, e quante volte, per un'ingiustizia, per un bambino scacciato, per il tempio fatto mercato, per il cuore di pietra dei pii e dei devoti.

Non passività né sottomissione; quello che Gesù propone è una presa di posizione che crede all'incredibile: amate i vostri nemici perché violenza produce violenza in una catena infinita, e io scelgo di spezzarla, di non replicare su altri ciò che ho subito, di non far proliferare il male. Ed è così che inizio a liberare me stesso.

Allora siate perfetti come il Padre... non quanto, una misura impossibile che ci schiaccerebbe; ma come il Padre, con il suo stile di combattiva tenerezza.

A seguire, una serie di verbi difficili: ad amici e nemici voi porgete, prestate, fate, benedite, amate e pregate. E fatelo perché – senso ultimo del vivere -  perché siate figli del Padre vostro che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi.

Noi siamo più della storia che ci ha partorito. Siamo come il Padre. Io che non farò mai sorgere o tramontare nessun sole, ma posso far spuntare un grammo di luce, una minima stella a indicare la strada. 

È straordinario, verrà il giorno in cui il nostro cuore, che con fatica ha imparato l'amore, sarà il cuore stesso di Dio, e allora ameremo con il suo cuore, con un amore che sarà la nostra anima, per sempre.

Amate i vostri nemici. Ancora una volta Gesù va contro la legge, intende eliminare il concet­to stesso di nemico, ancora una volta va contro ogni logica. Tutto il Vangelo è qui: «Amatevi, altrimenti vi distruggerete» (D.M. Turoldo).  Amatevi, e la catena infinita di violen­za che si nutre di violenza si romperà.

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