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Artigiana pace

Data: 30-06-2022, in Commenti al Vangelo

Domenica 3 luglio - p. Ronchi

  In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi [...]»Luca 10,1-12.17-20commento per i social

ARTIGIANA PACE

Gesù  intona la sua lode per l'umanità. C'è tanto bene sulla terra, tanto buon grano. Il seminatore ha seminato bene nel cuore degli uomini, ovunque!  Molti di essi vivono una vita buona, e spesso i cuori inquieti cercano solo un piccolo spiraglio di luce.

Vangelo di strade e di case. Partono i discepoli, ma non a uno a uno, perché da solo l'uomo è portato a dubitare perfino di se stesso.

«Noi non arriveremo alla meta a uno a uno, ma a due a due. Se ci ameremo a due a due, noi ci ameremo tutti. E i figli rideranno della leggenda nera, dove l'uomo piangeva in solitudine». (Paul Eluard).

Vanno i settantadue, senza borsa né sacca né sandali, senza cose, senza mezzi, semplicemente uomini che provano a vivere liberi e veri come il loro maestro. A coppie, non da soli; a due a due, per sostenersi; a due a due, come tenda leggera per la presenza di Gesù, perché dove due o tre sono uniti nel mio nome là ci sono io. E senti un senso di leggerezza, di freschezza, di coraggio.

La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi. Noi abbiamo sempre interpretato questo brano come un lamento sulla scarsità di vocazioni religiose. Ma Gesù invece intona la sua lode per l'umanità. C'è tanto bene sulla terra, tanto buon grano. Il seminatore ha seminato bene nel cuore degli uomini, ovunque. Molti di essi vivono una vita buona, tanti cuori inquieti cercano solo un piccolo spiraglio di luce, tanti dolori solitari attendono una carezza per sbocciare alla fiducia.

E i discepoli per strade e case portano il volto di un Dio in cammino, che entra, semina pace e passa oltre, che non se ne sta asserragliato nel tempio, dietro muri di sacerdoti o di leviti.

In qualunque casa entriate, dite: pace a questa casa. Non una pace generica, ma a queste pareti, a questa tavola, a questi volti. «La pace va costruita artigianalmente, a cominciare dalle case, dalle famiglie, dal piccolo contesto in cui ciascuno vive» (papa Francesco). Pace artigiana.

Anche la pace si annuncia a due a due, perché è un bene profuso che non si può vivere da soli. La pace è relazione, altrimenti è vuota.

Ed ecco perché sarete perseguitati: perché farete crollare quel sistema di valori stabilito sul superfluo, sulla competizione, sul denaro. Invece ogni uomo vale quanto valgono i suoi ideali e il suo cuore.

E se non vogliono la pace, scuotete la polvere e avviatevi altrove, c'è sempre un altro paese, un'altra casa, un altro cuore in attesa del mio vangelo.

Vanno i settantadue, ricchi solo di un santuario di povertà, poveri solo di solitudine.

Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non intende: vi mando allo sbaraglio, al martirio. C'è il mistero del male, ogni giorno, anche oggi ci sono lupi in agguato, ma non vinceranno. Vi mando come presenza disarmata, ad opporvi al male con un "di più" di bontà.

Bontà che non è soltanto la risposta al male, è anche la risposta al non-senso della vita tutto intorno a noi.

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